Giorno in topless
24 agosto, domenica

Origini e significato
Il Giorno in Topless è stato istituito nel 2007 da GoTopless.org, un’organizzazione fondata da Raël, leader del movimento Raeliano, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla disparità di trattamento tra uomini e donne in merito alla nudità del torso. L’evento si ispira ai principi di uguaglianza sanciti dalla Costituzione e si basa sull’idea che, se gli uomini possono stare a torso nudo in pubblico senza conseguenze legali o sociali, lo stesso diritto dovrebbe essere garantito anche alle donne.
Modalità di celebrazione
Durante il Giorno in Topless, partecipanti di ogni genere si riuniscono in piazze, parchi e spiagge per manifestare pacificamente. Le donne che scelgono di partecipare spesso lo fanno a seno nudo, mentre gli uomini possono indossare reggiseni o copricapezzoli per sottolineare l’assurdità della discriminazione. Le manifestazioni includono:
- Raduni pubblici e marce
- Discorsi e performance artistiche
- Distribuzione di materiale informativo
- Attività educative e workshop sui diritti civili
Contesto legale
La legalità del topless femminile varia da stato a stato e da città a città. In alcune giurisdizioni, come New York City, è legale per le donne stare in topless in pubblico, mentre in altre può essere considerato un reato. Il Giorno in Topless serve anche a mettere in discussione queste leggi e a promuovere riforme legislative.
Impatto culturale e controversie
La festività ha suscitato dibattiti accesi tra sostenitori della parità di genere e coloro che ritengono inappropriata l’esposizione del seno femminile in pubblico. Alcuni critici accusano l’evento di essere troppo provocatorio o di banalizzare la lotta per i diritti delle donne, mentre i sostenitori lo vedono come un passo importante verso la normalizzazione del corpo femminile e la fine della sessualizzazione del seno.
Conclusione
Il Giorno in Topless è una manifestazione simbolica che unisce attivismo, arte e provocazione per promuovere l’uguaglianza di genere. Sebbene non sia riconosciuto ufficialmente come festività, continua a crescere in visibilità e partecipazione, stimolando riflessioni importanti sul corpo, la libertà e i diritti civili.